Trattamenti: Perimplantite

Perimplantite

Malattie peri-implantari


Le malattie perimplantari si dividono in Mucosite e Perimplantite. In generale, la prevalenza delle malattie perimplantari è del 51%. La Mucosite è una situazione reversibile; se non si tratta, si corre il rischio che la stessa progredisca fino all’insorgere di una Perimplantite che porta a una perdita irreversibile dell’osso attorno all’impianto. I fattori di rischio per le malattie perimplantari sono: tabacco, radioterapia, diabete, mancata partecipazione (compliance) al programma di mantenimento. Una ulteriore influenza è determinata dalla superfice dell’abutment e dell’impianto e dalla presenza di cemento residuo in caso di protesi cementate. Inoltre, l’assenza di gengiva cheratinizzata si associa con un maggiore accumulo di placca e infiammazione gengivale.
 

Mucosite:


Viene diagnosticata attraverso segni clinici (sanguinamento e infiammazione gengivale). La prevalenza media è del 48% degli impianti.
Trattamento: Consiste nel ridurre l’infiammazione e ritornare a uno stato di salute perimplantare. Include la rimozione meccanica della placca, e istruzioni di igiene orale. L’utilizzo di coadiuvanti come collutori con Clorexidina, possono aiutare la guarigione.


Cos’è la Perimplantite? 


La Perimplantite è una patologia infettiva che colpisce sia i tessuti molli (gengiva) che i tessuti duri (osso) attorno agli impianti dentali, viene diagnosticata attraverso segni clinici e radiografici (sondaggi e perdita ossea marginale al controllo radiografico), generalmente viene preceduta da una infiammazione reversibile della gengiva conosciuta con il termine di mucosite.  

La Perimplantite se non viene intercettata per tempo può portare alla perdita dello stesso impianto, incorrendo così a maggiori complicanze e difficoltà per la futura riabilitazione protesica.   


I sintomi della Perimplantite 


All’insorgenza della Perimplantite, la patologia è asintomatica e non causa dolore. Tuttavia i segni sono visibili a causa dell’infiammazione che colpisce i tessuti molli e dalla perdita ossea irreversibile dei tessuti duri. L’infiammazione dei tessuti molli porta a: dolore, gonfiore e sanguinamento gengivale. Inoltre a livello clinico si riscontra la presenza di tasche perimplantari, all’interno delle quali vi è una proliferazione batterica che causa riassorbimento osseo.  I segni della perdita ossea sono dati da: suppurazione, cattivo odore e presenza di fistole sulla gengiva. Inoltre quando il riassorbimento osseo raggiunge uno stato avanzato, si può anche avere la mobilità dello stesso impianto. 


Quali sono le cause della Perimplantite? 


La Perimplantite non ha un’unica causa anche se il suo principale fattore di rischio è dato dall’accumulo di placca batterica. Una scarsa igiene orale domiciliare e una scorretta partecipazione (compliance) al programma di mantenimento professionale può aumentare la percentuale di insorgenza della Perimplantite. Inoltre altri fattori di rischio associati sono: storia pregressa di malattia parodontale, consumo di tabacco, trattamenti di radioterapia e chemioterapia e malattie sistemiche (il diabete, l’osteoporosi, problemi di tiroide, epatite 

Per quanto riguarda l’aspetto chirurgico e protesico, ulteriori influenze sono date da: corretto posizionamento implantare, superfice dell’impianto, superficie dell’abutment, e dalla presenza di cemento residuo in caso di protesi cementate. Infine, l’assenza di gengiva cheratinizzata porta a un maggiore accumulo di placca e dunque di infiammazione gengivale, aumentando quindi il rischio futuro di insorgenza della Perimplantite. 


Come curare la Perimplantite 


Il trattamento della Perimplantite può variare da tecniche non-chirurgiche, a tecniche chirurgiche, in funzione del livello di perdita ossea osservato attraverso l’esame diagnostico con Rx endorali.  
 

Nella fase iniziale della Perimplantite il trattamento prevede la rimozione momentanea della protesi per facilitare la decontaminazione della superficie dell’impianto attraverso sia l’applicazione di agenti chimici coadiuvanti come la clorexidina che la rimozione meccanica della placca.  

Tuttavia, mentre il trattamento non chirurgico è efficace nella mucosite, in quanto gli unici tessuti colpiti sono i tessuti molli, il rimedio in caso di Perimplantite è generalmente associato a tecniche chirurgiche.   
 

La prima scelta è la chirurgia resettiva, ovvero come dice la stessa parola consiste nell’eliminazione delle tasche perimplantari attraverso la rimozione del tessuto di granulazione derivato dalla contaminazione batterica. In molti casi, può essere necessario sia un rimodellamento chirurgico professionale dei tessuti duri, che una implantoplastica della superficie implantare, in modo da evitare o ridurre la futura eventuale ricontaminazione batterica. Contestualmente è anche utile applicare antibiotici locali durante la chirurgia con l’obiettivo di aumentare la risposta al trattamento. 
 

Un’altra soluzione chirurgica consiste nelle tecniche rigenerative mirate al ripristino della disponibilitá ossea con l’utilizzo di biomateriali (innesti ossei particolati e membrane barriera); anche in questi casi però sarà necessario rimuovere prima il tessuto di granulazione e aver decontaminato la superficie dell’impianto dentale. Tuttavia queste opzioni terapeutiche non sempre sono applicabili, in quanto sono intimamente correlate alla tipologia del difetto osseo.
 

Indipendentemente dal trattamento scelto, sia esso non chirurgico che chirurgico, può essere utile modificare la protesi dentale in modo da rendere più facile l’igiene domiciliare. 

Infine, nei casi più avanzati, dove la perdita ossea è maggiore del 50% della lunghezza dell’impianto, può essere inevitabile l’estrazione dello stesso con la successiva rimozione del tessuto di granulazione, in modo da facilitare la guarigione del sito trattato. 
 

Nel nostro studio trovate professionisti specializzati nel trattamento delle perimplantiti, contattaci per maggiori dettagli e prenota un appuntamento nel nostro studio. 


Sezione FAQ 


Come posso capire se ho una Perimplantite? 

Se noti che la gengiva ti sanguina, hai presenza di secrezione purulenta e a volte anche cattivo odore, probabilmente è in corso un’infezione orale. 


Cosa fare se l’impianto dentale si muove? 

Molte volte la mobilità di un impianto può essere dovuta solamente alla corona protesica. Tuttavia se a muoversi è effettivamente l’impianto dentale, questo è un segno di perdita di integrazione dello stesso ed è dunque indispensabile una visita medica da un professionista del settore. 


Quale antibiotico posso prendere se penso di avere una Perimplantite? 

La Perimplantite non è unicamente curabile attraverso l’assunzione di antibiotici orali o topici, in quanto questa si deve trattare in maniera mirata all’interno di uno studio dentistico con professionisti specializzati. 


In cosa consiste il trattamento della Perimplantite? 

Il trattamento della Perimplantite consiste nella rimozione del tessuto di granulazione derivato dalla proliferazione batterica e al ripristino della salute perimplantare attraverso tecniche non chirurgiche o chirurgiche. 


Come posso prevenire la Perimplantite? 

L’unico modo per prevenire la Perimplantite è innanzitutto affidarsi a professionisti specializzati nel settore, mantenere una corretta igiene domiciliare e professionale e recarsi periodicamente agli appuntamenti di controllo.